martedì 6 maggio 2008

Lui aveva un sogno

Quel giorno a pranzo hanno osato chiedergli perchè non comprasse ancora una muta da sub.
Ha cinquant'anni, un viso roseo e paffuto da bambino ed uno sguardo ingenuo.
È il suo sguardo che ti paralizza. È disarmante. Lo osservi e temi che quella bontà possa stravolgere tutto.
Ma lui non lo farebbe. Non sfrutterebbe mai la sua bontà.
Quel giorno a pranzo hanno osato minacciare il suo equilibrio. Hanno tentato di farlo svegliare dal suo lungo ed anestetico sonno, di fargli prendere coscienza della sua vita da impiegato.
Ha cinquant'anni, un viso roseo e paffuto da bambino ed ha una piccola grande famiglia.
È questo il problema: la sua piccola grande famiglia.
Forse non ha avuto molti amori durante la gioventù, forse non ha mai osato tradire la donna che ha amato sin da quando aveva diciott'anni, forse ha soltanto fantasticato sulla sua collega con quel seno così florido da indurre in tentazione chiunque le si avvicinasse.
Adesso, dopo tanti anni di matrimonio, due figli più che adolescenti che lui continua a chiamare puntualmente "bambini", la sua cagnetta ed il gatto che la figlia porta sempre con sé quando torna a trovarlo, non ha nient'altro.
Quel giorno, come ogni mattina, si era accucciato sul suo scoglio in spiaggia: la spiaggia del paese in cui vive da sempre, la spiaggia in cui ha imparato a nuotare e a tuffarsi, dove passava le estati con una bottiglietta d'acqua e il panino col tonno e pomodoro preparato con un metodo infallibile testato dalla madre per non farlo strabordare.
Quel giorno, come ogni mattina, aveva contemplato il mare, si era fatto avvolgere dall'alito della brezza marina, aveva desiderato di possedere una piccola barca per andare al largo, per poter osservare la vita da quel nuovo punto di vista.
Aveva desiderato di possedere quel mare. quella libertà.
Quel giorno, a pranzo, quell'ipotetico genero che tutti detesterebbero ma che invece lui venera, ha osato chiedergli perché non si fosse comprato ancora una muta.Una muta per lui che ama così tanto il mare.
Per lui che ama nei giorni afosi andare in riva al mare e raccogliere le conchiglie, come se fosse ancora bambino.
Una muta per lui che, per rendere felice la sua piccola grande famiglia, resta ore ed ore sotto quell'acqua per cercare i ricci.
Per lui che ama così tanto il mare che ha appeso una fotografia di quei ricci nel suo angusto ufficio, dove vende sogni e speranze.
Proprio lui che aveva un sogno: essere libero. Proprio lui che si è fatto succhiare la linfa ed il sogno dalla sua piccola grande famiglia. Proprio lui che adesso, a cinquant'anni, non può forse più desiderare altro.

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